Quando scattai questa foto ero ammaliato dalla mamma di queste bambine, lei è della tribù dei Mangati, dell’entroterra della Tanzania. Ci aveva appena donato la danza tribale tipica dell’Unione. La loro abitazione è ai piedi della foresta, completamente circondata da granturco. Quando incontrai gli occhi di questa famiglia sentii la speranza e la voglia di vivere. Quando sono ritornato a distanza di 2 anni, non c’era più e nessuno sapeva dove fosse questa donna, era andata via con le figlie e gli animali, ha lasciato la casa per allontanarsi dall’uomo che la maltrattava. Ogni tanto la penso: chissà dove sarà ora... avrà trovato un posto migliore... avrà dato un futuro migliore alle figlie... Questa non è solo una storia Africana. È la storia di molte famiglie che vivono nel silenzio e nel silenzio soffrono per paura del giudizio e rimangono lì a vivere una condizione inumana solo perché hanno fatto una promessa o semplicemente per paura di ferire le aspettative degli altri. Una decisione ha svoltato la vita di queste persone. Una scelta c’è sempre e finché c’è scelta c’è libertà. Francesco
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